Aspirina e FANS nella prevenzione primaria del tumore del colon e del retto: pro e contro
Il carcinoma del colon e del retto rappresenta il terzo più comune tipo di tumore negli uomini e nelle donne, ed è la seconda causa di morte correlata ai tumori, negli Stati Uniti.
Nella maggioranza dei casi, il tumore colorettale origina dai polipi adenomatosi nei soggetti di età superiore ai 50 anni.
Esiste evidenza ( da abbastanza buona a buona ) che l’Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) ed i farmaci antinfiammatori non steoridei ( FANS ) assunti ad alti dosaggi e per lunghi periodi siano in grado di ridurre l’incidenza dei polipi adenomatosi.
Tuttavia, esiste anche evidenza ( buona ) che l’Aspirina a basso dosaggio non riduce l’incidenza di carcinoma colorettale.
L’Aspirina, impiegata a più alti dosaggi rispetto a quelli raccomandati per la prevenzione della malattia cardiovascolare e per lunghi periodi, ed i FANS possono essere associati ad una riduzione nell’incidenza del tumore del colon e del retto ( evidenza abbastanza buona ).
Mentre l’evidenza riguardo alla riduzione della mortalità associata al carcinoma colorettale da parte dell’Aspirina e dei FANS è di scarsa qualità.
L’impiego dell’Aspirina e dei FANS non è privo di effetti indesiderati.
L’Aspirina aumenta l’incidenza di sanguinamento gastrointestinale in modo dose-correlato ( evidenza buona ) ed aumenta l’incidenza di ictus emorragico ( evidenza abbastanza buona ).
I farmaci antinfiammatori non steroidei aumentano l’incidenza di sanguinamento gastrointestinale e provocano alterazioni a livello renale, soprattutto negli anziani ( evidenza buona ).
Gli inibitori COX-2 aumentano l’incidenza di danno renale ( evidenza buona ) e sembrano essere associati ad un aumento del rischio di eventi cardiovascolari. ( Xagena2007 )
Fonte: US Preventive Services Task Force, 2007
Onco2007 Farma2007
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